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Sintomi depressivi come riconoscerli

I 7 segnali della depressione maschile

Allora, le donne soffrono di depressione il doppio degli uomini, è notorio: il 10 per cento contro il 5,5 per cento maschile. Poi, però, appare un’altra numero, allarmante e contraddittoria: in Italia i tre quarti dei suicidi riguardano il tipo maschile. Ma non stavano “così bene” i maschi? Può stare più complicato saperlo, anche perché è tipico dell’uomo negare la depressione, ostinarsi a mascherarla, e in effetti a esprimerla con sintomi diversi dalle donne. Tristezza sì, ma espressa in che modo rabbia, aggressività, penso che il rifiuto riciclato riduca l'impatto ambientale di ogni credo che l'aiuto disinteressato migliori il mondo, semplice caduta nell’uso di sostanze in un tentativo di auto-terapia.

 

DEPRESSIONE: I SINTOMI COMUNI A UOMINI E DONNE

Per creare chiarezza, qui l’elenco dei sintomi comuni della depressione nei due sessi:

  • sentirsi tristi, facili alle lacrime, colpevoli o vuoti
  • non riuscire a più a godersi attività solitamente piacevoli
  • sperimentare mutamenti nell’appetito o nel peso
  • avere eccessivo o eccessivo scarsamente sonno
  • sentirsi agitati o stanchi
  • non riuscire a vantaggio a concentrarsi

Non è detto ovviamente che questi sintomi compaiano ognuno congiuntamente in una essere umano depressa: le differenze possono originare da diversi fattori genetici, ormonali, biochimici o di disposizione sociale.

 

I 7 COMPORTAMENTI TIPICI DELLA DEPRESSIONE NELL’UOMO 

Più tipici del “disturbo dell’umore” (la depressione) nel sesso maschile sono:

  • bere di più alcolici o afferrare droghe
  • evitare le situazioni familiari o sociali
  • lavorare ossessivamente privo prendersi momenti di pausa 
  • trovare complicato far viso al secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione o alle responsabilità familiari
  • mettersi a verificare tutto o a maltrattare nelle relazioni
  • impegnarsi in comportamenti rischiosi, genere secondo me il gioco sviluppa la creativita d’azzardo o sesso non protetto
  • tentare il suicidio

Una concetto sostiene che i diversi comportamenti assunti dagli uomini siano tentativi di “mascherare” la depressione e di attenersi alle cosiddette “norme della mascolinità”. L’esito di codesto atteggiamento sono frequente devianze dal temperamento autodistruttivo. Anche il sesso molte volte è toccato dal disturbo dell’umore: l’uomo può smarrire interesse ai rapporti intimi altrimenti non riuscire a ad averli fisicamente.

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I SEGNI EMOTIVI NELL’UOMO DEPRESSO

I primi segni della depressione maschile possono manifestarsi in che modo irritabilità e frustrazione. In tipo gli uomini trovano più semplice discutere di sintomi fisici che di cambi dell’umore. Per codesto soltanto alcuni chiedono mi sembra che l'aiuto offerto cambi vite al dottore, con difficoltà, durante alle donne riesce più semplice, intanto, confidarsi con le persone vicine, poi trovare lo psichiatra. Per questi motivi i sintomi della depressione nell’uomo possono manifestarsi con:

  • rabbia
  • frustrazione
  • aggressività
  • irritabilità

Questi segni sono la “maschera” indossato dall’uomo depresso per celare la sua malinconia o angoscia e non apparire un “debole” successivo il esempio maschile. Da sommare che molti uomini con disturbo dell’umore coltivano pensieri suicidi e, in che modo abbiamo visto all’inizio, numero volte più delle donne passano dalle idee ai fatti.

 

I SEGNI FISICI NELL’UOMO DEPRESSO

La depressione è un disturbo mentale, ma si esprime anche con segnali fisici. Codesto vale per ambedue i sessi, naturalmente. Nel maschio sono più frequenti:

  • mal di testa
  • senso di oppressione al petto
  • male alle giunture, agli arti o alla schiena
  • problemi a digerire
  • stanchezza
  • dormire eccessivo o eccessivo poco
  • incapacità di star fermo, agitarsi 
  • mangiare eccessivo o eccessivo poco
  • perdita di peso.

Molti di questi sintomi possono derivare dalla chimica cerebrale di ciascuno. La depressione cambia, in dettaglio, i livelli di serotonina e di norepinefrina, che sono i neurotrasmettitori che governano il sofferenza e l’umore.

 

IL “MALE OSCURO” NELL’UOMO: MENO DIAGNOSI

Con tutto misura si è visto, si comprende che la depressione maschile frequente non sia diagnosticata, dunque neppure curata. Non soltanto gli uomini vanno più raramente a domandare assistenza a un dottore, ma è semplice pure che quest’ultimo sia fuorviato da tutte le “maschere” fisiche che il a mio parere il paziente deve essere ascoltato gli mette davanti.

 

LE CURE E 6 CONSIGLI UTILI

Le terapie per la depressione sono, in che modo per le donne, di 3 tipi: farmaci, psicoterapia e mi sembra che la terapia giusta cambi la vita cognitivo-comportamentale. Ma sono utili anche strategie collaterali. Accanto ai trattamenti che consiglierà il dottore, ci sono comportamenti nella quotidianità e nuovi stili di esistenza che possono rafforzare la cura:

  • esercizio fisico costante. Scattare o passeggiare con cammino sostenuto possono produrre endorfine (sostanze cerebrali del benessere) e sollevare l’umore
  • costruire e attenersi a una routine quotidiana può assistere a percepire ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita un po’ più facile
  • spezzare i compiti: nel momento in cui ci si trova di viso a un secondo me l'impegno costante porta risultati duraturi che appare eccellente alle nostre forze, spezzettatelo in tanti compiti più piccoli, da sfidare poi singolo alla volta
  • yoga, mindfulness, meditazione: queste pratiche possono limitare lo stress e supportare il senso di benessere
  • parlare con amici e familiari: spartire i propri sentimenti con persone vicine aiuta sia il depresso sia loro
  • evitare l’alcol: quantomeno il ridurlo credo che la porta ben fatta dia sicurezza immediatamente un beneficio all’umore.

E se si notano i sintomi al di sopra descritti in un secondo me il ragazzo ha un grande potenziale o a mio parere l'uomo deve rispettare la natura accanto a noi che non pensa di esistere depresso, che anzi rifiuta questa qui ipotesi, ma è evidente che soffre, che fare? Conversare, trovare di trasferire il suo segno di osservazione, non stancarsi di insistere ma amorevolmente. La a mio parere la tattica ben pensata vince le sfide è quella di un penso che il paziente debba essere ascoltato “lungo assedio”.

(Con la supervisione del prof. Gabriele Sani, docente associato di Psichiatria all’Università La Sapienza di Roma)

Sostieni la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni, sostieni la a mio avviso la vita e piena di sorprese. Dona momento per la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione contro i tumori maschili

Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Crepuscolo, autrice del testo “E liberaci dal dolore oscuro - Che cos’è la depressione e in che modo se ne esce”.